COMMERCE Via Tadino

Matilde Spoldi | Giugno, 2021 | them


Nel 1924 Marguerite Caetani e Paul Valerie fondano una rivista che ironicamente decidono di chiamare COMMERCE. Ironicamente, si, perché la rivista non era pensata come fonte appunto di commercio, quanto di sperimentazione. Fin dall’inizio i due, più che di profitto erano in cerca di menti e idee, definendo la rivista un luogo di ospitalità intellettuale e cosmopolitismo letterario. Si aprono a tutte le tendenze artistiche del tempo e soprattutto alle più provocatorie poiché: “c’est le commerce des esprits qui est nécessai- rement le premier commerce du monde.”

Così, dopo dodici anni di astinenza, riapre e si rinnova a Milano uno spazio dedicato all’arte contemporanea in tutte le sue forme e a tutti i suoi esprits. COMMERCE, in Via Tadino 30, inaugura il 23/6, proponendosi proprio come uno spazio di contaminazione culturale. Certo il pallino del libro rimane…

COMMERCE nasce infatti dalle fondamenta di A+MBookstore, la prima libreria di arte contemporanea a Milano, oggi casa editrice con un catalogo di all’incirca tredicimila titoli tramite artecontemporanea.com
Lo spazio, aperto nel 1994 da Amedeo Martegani non ha cambiato solo nome. Si è trasformato al suo interno in un luogo più fluido, a partire dalla sua architettura. Pareti mobili escono dalle griglie espositive, non per dividere gli ambienti ma per contaminarli. COMMERCE non è infatti solo un negozio di libri. Nel suo calendario prevede collaborazioni e laboratori con professionisti e creativi di diversi rami artistico e culturali, che saranno appunto contaminati e partecipati da chi a sua volta, vorrà entrare. Saranno loro a mantenerlo uno spazio di ospitalità intellettuale, proponendo laboratori e presentazioni dalla serigrafia al visual e vidomaking, dalla botanica all’ architettura. Oltre a mostre, performance ed eventi, con un calendario che si rinnoverà di mese in mese. Certo grazie anche alle pubblicazioni che circondano l’ambente, l’attenzione è verso la fotografia e la sperimentazione visuale. Aggiungi un Sound Art workshop o una lezione di botanica su piante velenose e antropologia, come non essere d’accordo.

Curioso che apra oggi un luogo dove raccogliere non solo arte, ma anche socialità per uno stare insieme creativo e partecipato, in un momento in cui ve ne è decisamente bisogno. Un posto diverso da quello che troppo spesso monotonamente la città propone. L’ultimo anno ha stimolato in qualche modo aree del nostro pensiero spesso ignorate, più o meno volutamente; oggi è il momento di dar loro espressione attraverso un processo creativo condiviso, non monadico ma necessariamente sperimentale. Servono spazi per farlo, non solo aperitivi sui Navigli.

Alla serata di inaugurazione sarà presentata la mostra Nsenene, raccolta di scatti edita da Patrick Frey, di Michele Sibiloni, fotografo parmense e ugandese adottivo, dove raccoglie testimonianze e filmati della più impressionante raccolta di grilli notturna, Nsenene appunto. Il materiale oggi è un libro che raccoglie momenti di uno scenario lunare, in vista del documentario previsto per il 2022.

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