Lottare durante la pandemia
Dea Marchesani | Maggio, 2020 | them
Sono a casa ormai da 46 giorni, non penso di aver mai passato così tanto tempo in casa consecutivamente. Mi sveglio e mi rendo conto di avere davanti a me secondi, minuti, ore da vivere tutte in casa. Di positivo c’è che per la prima volta posso scegliere cosa fare, quando farlo, ma soprattutto in quanto tempo. Incredibile.
Detto ciò, questo articolo non è per raccontarvi come affronto la mia quarantena, ma per farvi scoprire come la stanno affrontando tantissime altre persone attraverso il progetto fotografico di Silvia Matteini, in arte Qu.
Fotografa bellariese, si definisce un’artista pressapochista, predilige la fotografia di moda e i ritratti, prima della pandemia ha collaborato a vari progetti con agenzie e fashion brand.
La quarantena non ha sicuramente fermato la sua voglia di fotografare. Con il suo progetto Silvia è entrata nella vita delle persone, nelle loro case, per sapere come stanno vivendo o meglio lottando durante la quarantena.
Ispirandosi ai lottatori messicani, i luchadores, che coprono i loro volti con delle maschere durante i combattimenti, Silvia ha deciso di ritrarre le persone durante la loro lotta personale nel corso di questa pandemia.
Fondamentale per un lottatore è avere una maschera perché quello che deve emergere, non è la sua identità, ma la sua azione. Non solo un modo per entrare in contatto con gli altri, per conoscerli, ma anche per poter scoprire le innumerevoli e diverse modalità che ognuno di noi sta attuando per affrontare questo momento così particolare.
Ovviamente per la realizzazione di questo progetto nessuna regola sul distanziamento sociale è stata violata: tutte le foto, infatti, sono state scattate durante delle videochiamate su Skype.
Se, anche tu che stai leggendo, possiedi una maschera da luchadores indossala e scrivi a Silvia per poterti unire alla lotta, alternativamente ti consiglio di guardare le foto in gallery.