Torinostratosferica: city imaging della Torino del futuro

Daniela Porreca | Marzo, 2021 | them


Nel panorama odierno le limitazioni della quotidianità offuscano il domani, ma non tutti sottostanno a questa visione; i collaboratori di Torinostratosferica, da quasi un decennio, si cimentano a guardare oltre i limiti del possibile, affidando all’immaginazione il compito di sintonizzare il contemporaneo con il futuro.

È il 2013 e lo studio di progettazione Bellissimo collabora con Torino Strategica e crea “La città delle opportunità”, il progetto editoriale che darà il via alla nascita di Torinostratosferica; all’inizio si tratta solo di un brand, ma nel 2014 evolve, grazie a due brainstorming sperimentali sul tema “Imaging the city” che coinvolgono 40 tra i più disparati rappresentanti della creative industry torinese

Nel 2016 si costituisce come associazione culturale no-profit e l’anno successivo vediamo sorgere Utopian Hours, il primo festival di city making italiano cui partecipano figure di rilievo internazionali che raccontano temi urbani legati alla qualità della vita, la rigenerazione, lo sviluppo sostenibile, le sfide per il futuro, e molto altro.

“La città è un’arma mentale” nella visione di Julian Beinart, ed è questa prospettiva a tenere le redini dell’esperimento collettivo di city imaging che vuole costruire una narrazione efficace d’immagini che possa esaltare il potenziale di Torino e il suo posizionamento internazionale. 

Le idee sono varie e disparate, dal voler fare un buco nelle Alpi, per diminuire la cappa d’inquinamento che gravita sulla città, all’abbattere la Gran Madre, per riconquistare la vista sulla collina. 

Non si tratta però solo d’immagini, i laboratori vogliono essere una fusione di diverse discipline, dove il branding, la comunicazione, l’architettura, l’innovazione e il city making collaborano per immaginare una Torino al suo meglio.

Negli anni si sono collezionati progetti diversi, tra cui uno short movie sul city making “21x21x21”, dove si raccolgono le visioni dell’Utopian Hours del 2018, e una raccolta di claim/slogan/cartoline atti a fornire un’immagine attraente della città.

Come non menzionare, poi, l’“Assessore all’underground e all’eclettismo”, il “Garante dei diritti e dell’incontro” e il “Chief Storytelling Officer” che sono solo alcune delle figure istituzionali ideate dal collettivo; si crede in un cambiamento e lo si vuole radicale, tanto da puntare a voler modificare anche l’assetto istituzionale. La parola chiave è “provocazione” ed è per questo che ci troviamo davanti alla proposta di nuove figure di rappresentanza che siano in grado di far fronte alle mille sfaccettature che la contemporaneità presenta.

A fronte di questa unione di forze, le figure che compongono l’Associazione culturale no-profit Torinostratosferica non possono che essere altrettanto variegate; editori, enti pubblici e privati, progettisti, ricercatori, e chiunque abbia una prospettiva di sviluppo collaborano sotto l’idea iniziale di Luca Ballarini

La prima via di diffusione del progetto è l’online, dove grazie alla pagina Instagram e Facebook, al canale Youtube e al loro sito, si costituisce uno showroom e si offre, tramite la newsletter e gli eventi, una visione internazionale sullo sviluppo urbano

Lo scorso autunno, tuttavia, abbiamo visto l’immaginazione scontrarsi con la realtà nel loro ultimo traguardo: il Precollinear Park, un progetto di riqualificazione urbana che interessa piazza Hermada e la corsia centrale di Corso Gabetti. Qui sono esposte tutte e 40 le immagini visionarie sviluppate nei sei anni di lavoro dell’associazione che offrono una vera prospettiva di cambiamento; la mostra attraversa la vecchia linea del tram con una distesa di verde e panchine vista Po, luogo perfetto per fermarsi a godere della città e, perché no, a riflettere su come mettersi in gioco per cambiarla al meglio.

Ultima novità introdotta nel 2020 è il podcast “The city at stake talks”, una serie di sei puntate dove si discute di come riadattare i paradigmi del vivere urbano di fronte alla crisi globale e a tutti i cambiamenti che interesseranno i prossimi anni di vita.

Dai uno sguardo alla Torino del futuro e lascia che il potere dell’immaginazione ti travolga!

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